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Intervista a Marco Superbi

IL NOSTRO TUINA > Il Tuina di Marco Superbi

INTERVISTA A MARCO SUPERBI  di Emilio Martignoni



Marco Superbi, nato a Torino nel 1971, da quando aveva 17 anni si occupa di discipline orientali: kungfu, shiatzu, taiji, qigong.  Dal 1999 è assistente ai corsi di Tuina del dott. Zheng Yuenrang. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni nazionali di Tuina e Qigong, insegna Tuina a Torino presso il Centro Oriente e lo pratica come terapeuta. E' dal 2009 Membro della commissione Scientifica dell' A.M.O. (Accademia di Medicine Orientali) di Bissone nel Canton Ticino. Dal 2011 studia ed è rappresentante in Italia del Kiiko Matsumoto Treatment Style.

L'esperienza di Superbi è indiscutibile, ma la sua voglia di ampliare e sperimentare vie nuove è altrettanto inesauribile, per questo lo abbiamo intervistato con l'intento di delineare un "Tuina di Marco Superbi", sia sul piano teorico che pratico. Marco è uno dei nostri maestri ed il suo Tuina è  "tondo", ossia è capace di aprirsi ad altre esperienze e tecniche non solo della Medicina Tradizionale Cinese, ma soprattutto è un Tuina che parte dal corpo, nel quale non ci sono solo muscoli e tendini, ma anche emozioni e reazioni, ed è nei nostri corpi che gli stili di vita lasciano dei segni, delle "impronte".
Da quelle impronte Superbi inizia i suoi trattamenti ed il suo insegnamento, molto pragmaticamente è attraverso il contatto col corpo che è possibile impostare una azione terapeutica che dal Tuina possa ampliarsi con l'obbiettivo primario di migliorare la salute del paziente.

1. CIAO MARCO IL TUO CURRICULUM PARLA GIA' ABBASTANZA CHIARO, MA VUOI DIRCI QUALCOSA SU COME HAI COMINCIATO E SULLA TUA STORIA.

Certo con piacere. Devo il mio amore per l'oriente alle arti marziali. In particolare quelle sviluppatesi nel sud est asiatico sulle coste cinesi.
Grazie allo studio ed ai miei maestri di Wing Chun Kungfu, è da loro che vidi per la prima volta delle tecniche di pressione sui punti di agopuntura.
Oserei dire che da quel giorno è iniziata questa grande passione per il lavoro corporeo.
Tutto quello che è venuto dopo è la ricerca e la curiosità di comprendere questo meraviglioso mondo.


2. IL MASSAGGIO TRADIZIONALE CINESE (TUINA) HA PIU' DI 2000 ANNI DI VITA
E HA SUBITO INNUMEREVOLI TRASFORMAZIONI, MA COME SI INSERISCE NELLE MODERNE SOCIETA' INFORMATICHE CON LE RELATIVE PATOLOGIE ?


Si il Tuina è una tecnica molto antica e la sua datazione si riferisce in effetti più al ritrovamento della sua presenza, o quella del suo nome, sui testi antichi di medicina cinese classica; ma dobbiamo pensare che probabilmente è addirittura più antico, in quanto l'usare le proprie mani per massaggiarsi è un istinto naturale dell'essere umano.
Possiamo però dire che dal momento in cui lo ritroviamo inserito in un testo di medicina cinese, o Taoista classico, dobbiamo pensare che fosse organizzato a tutti gli effetti come vero e proprio metodo di cura.
E siccome in questi testi possiamo ritrovare traccia, malgrado con nome differente, delle "patologie" ancora oggi esistenti, dobbiamo pensare che il Tuina sia ancora utile ed attuale.
Anzi in certi casi potremmo dire che sia meglio di altri sistemi, anche moderni.

3. APPUNTO, OGGI CI SONO MOLTI TIPI DI MASSAGGIO, SVEDESE, TAI,
AYURVEDICO, PLANTARE, CALIFORNIANO, HOT STONE, ECC., QUALE E' LA
PARTICOLARITA' DEL TUINA, COSA LO DIFFERENZIA O LO UNISCE AGLI ALTRI
MASSAGGI DICIAMO "OCCIDENTALI"?

Direi che alcuni di questi tipi di massaggio c'erano già, oggi sono venuti più allo scoperto. Alcuni di quelli che hai menzionato hanno indubbiamente qualche affinità con il Tuina ma possiamo anche individuare delle differenze.
Come dicevo il massaggio è indubbiamente la prima forma di terapia che l'uomo ha sperimentato, proprio perché è istintivo trattarsi quando si sente dolore.
Bisognerebbe quindi pensare che più che inventato fu scoperto, da tutte le civiltà proprio come altri strumenti di uso comune.
Dico questo perché sovente si cerca di dare una paternità o maternità alle scoperte.
Sicuramente ci sono forti attinenze teoriche con il massaggio indiano, con il tailandese il coreano ed il giapponese, perché influenzati dagli stessi tipi di cultura sopra tutto filosofico religiosa, e con i frequenti scambi culturali e commerciali queste culture si sono indubbiamente influenzate.       Il massaggio plantare, l'hot stones ed altri più moderni, ed in qualche modo tutti i massaggi e metodiche manuali occidentali sono state influenzate dall'oriente.
La teoria energetica è comune a tutti i metodi orientali, ed anche molte manovre si possono ritrovare uguali in diversi di questi.
IL Tuina ha comunque la caratteristica di essere fortemente collegato alla MTC, molto finalizzato al lavoro sui vari tipi di meridiano e sulla stimolazione dei punti. E' organizzato da molto tempo come sistema terapeutico inserito nelle università di MTC, ha al suo interno moltissime manualità, stili a seconda dell'ospedale e regione di appartenenza, e contempla anche l'utilizzo di strumenti: cauterizzazione con artemisia, coppettazione, raschiamenti con guasha.
E' una tecnica veramente vasta e versatile.

4.IL TUINA DICEVI, E' COLLEGATO ALLA MTC. SPESSO IN OCCIDENTE, MA NON SOLO, SI CONSIDERANO REGINE DELLA MTC L'AGOPUNTURA E LA FITOTERAPIA, MENTRE IL TUINA VIENE A VOLTE CONFINATO PER LE TERAPIE MUSCOLARI O LE PATOLOGIE "LEGGERE". COSA NE PENSI DI QUESTO APPROCCIO E QUALE E' SECONDO TE L'APPROCCIO ENERGETICO DEL TUINA RISPETTO L'AGOPUNTURA, COSA LI ACCOMUNA E COSA LI DIFFERENZIA.

Certo la fitoterapia e l'agopuntura sono le regine in tutte le casistiche patologiche, soprattutto negli ospedali.
Relegare il Tuina alle patologie leggere accade, ma non sono d'accordo su diversi punti.
Innanzi tutto, dovremmo ricordare che nei Classici si parla di diverse discipline terapeutiche, Fitoterapia, Agopuntura, Anmo (Tuina), pratiche ginniche Daoyin (Qigong), dietetica; queste discipline concorrono insieme al mantenimento e ritrovamento dell'equilibrio, quindi della salute.
Pertanto non si dovrebbe mai pensare di applicarle da sole, ma sempre insieme.
Si potrebbe dire che il Tuina lavori meglio sui meridiani tendino muscolari, mentre dell'agopuntura si concentra più sui punti e quindi sui jingluo, così facendo il Tuina agisce di più sulla Wei Qi e per azione meccanica ed energetica muove bene sangue (xue) e liquidi corporei (jingye), scioglie inoltre le articolazioni liberandole e quindi permettendo anche ai meridiani di scorrere meglio.
Direi quindi un lavoro non poi così "leggero".
Il Tuina è movimento e ritmo, quindi funziona bene per aprire, far circolare, armonizzare e dare il ritmo giusto al Qi, la persona che viene trattata sente questo effetto ritmico che la attraversa è viene stimolata dallo stesso. Può lavorare sui punti ma non può mettere più punti in connessione contemporaneamente.
L'agopuntura invece, può creare più connessioni contemporaneamente perchè ha a disposizione più aghi, è più precisa e potente sui punti, muove più il Qi, ed usa questo per muovere le altre sostanze, è indubbiamente potente ma usa un altro tipo di approccio.
Non amo mettere queste due tecniche in competizione, e nemmeno le altre, bisogna tornare ad un'idea di sinergia nell'utilizzo.

5.MARCO PARLACI ORA DI COME VEDI LE RELAZIONI TRA TUINA E QIGONG, SIA DAL PUNTO DI VISTA DEL PAZIENTE CHE CHIEDE UN MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA SALUTE CHE DAL PUNTO DI VISTA DEL TERAPEUTA.

La pratica del Tuina e del Qigong sono molto collegate. Innanzi tutto parchè l'operatore Tuina deve essere in buona salute per lavorare, avere energia per muoversi e portare al meglio le sue tecniche.
Lavorare sul respiro è indubbiamente il primo passo per avere una salute migliore; e questo vale sia per l'operatore che per il paziente.
Questo non vale solo per il Tuina, ma qualsiasi attività umana può migliorare attraverso la pratica del Qi Gong. Il Qigong non è solo respirare, ma è innanzi tutto portare attenzione, prima al respiro quindi al corpo e ovviamente alle idee, visualizzare quello che si sta cercando.
Molti sport oggi introducono tecniche di questo tipo, magari chiamandoli con altri nomi, training autogeno o altro.
Ci sono veramente molti Metodi e stili di Qigong per diverse necessità, mi verrebbe difficile parlare di tutti.
Posso dire che a patto che abbiano una buona guida i pazienti non possono avere che beneficio dal Qigong, o qualsiasi altra pratica ginnico respiratoria.
Per quanto riguarda invece il Tuina, ci sono Qigong più indicati di altri. Bisogna certo rinforzare il Qi ed il corpo, ma bisogna anche lavorare "tanto" sulla postura e sulla coordinazione. Sovente vedo Operatori Tuina che non sanno coordinare il lavoro corporeo, non sfruttano bene la loro posizione la sinergia del lavoro con le due mani e con il corpo intiero.
Il Qigong è molto importante nella costruzione di un buon operatore corporeo, se praticato a lungo dona al Tuina delle possibilità aggiuntive che vanno oltre la tecnica.
Non parlo di nulla di mistico, conoscere meglio se stessi, il proprio corpo, saper dirigere la propria volontà, aiuta in ogni campo. E' molto importante.

6.TU LAVORI DA MOLTI ANNI COME TERAPEUTA ED HAI ACQUISITO UNA VASTA ESPERIENZA, CI PUOI DIRE QUALCOSA SUL "TUINA DI MARCO SUPERBI", INIZIAMO DAI PRINCIPI FONDAMENTALI.

Grazie per la stima, ma mi dipingi come un vecchio! Si lavoro con il Tuina da molto tempo, sono fortunato ho iniziato presto.
Devo ringraziare i miei primi maestri, che mi hanno esortato a praticare da quasi subito;
Ho incontrato diversi insegnanti fino ad oggi, non ritengo di aver ancora finito di imparare il Tuina, forse non si finisce mai.
Alcuni dicono che il mio Tuina è particolare, diverso, è dovuto dalla presenza di più Maestri nella mia formazione, inoltre ancora mi aggiorno, e amo confrontarmi con diverse metodiche di terapia manuale, in realtà ritengo che molte provengano dall'Anmo o Tuina.
Il modo che ho di praticare il Tuina non è fisso, si adatta, ma nel rispetto e nella comprensione dei Classici di MTC.
L'operatore corporeo deve essere una persona di conoscenza, e deve trasferirla ai suoi strumenti, qualche volta si dice "mettere l'intelligenza nelle mani".
E' difficile spiegare l'esperienza, ma potrei dire che come principi fondamentali reputo importante ascoltare e cercare i blocchi del Qi (le ostruzioni), rimuoverle e stare a vedere cosa riesce a fare da se il Qi del nostro ricevente.
Muovere il Qi è indubbiamente il primo passo.

7.NEL TUO TUINA E' IMPORTANTE ASCOLTARE IL CORPO DEL PAZIENTE TRAMITE LA PALPAZIONE?

Si, moltissimo,  siamo operatori corporei, "manipolatori", la palpazione e le sensazioni percepite dalle nostre mani sono importantissime.
Per chi pratica il Tuina questa è la vera valutazione energetica, il nostro lavoro ci consente di sentire tutti i meridiani in tutti i loro passaggi, la palpazione è fondamento essenziale.
Ad un certo punto le mani sapranno senza nemmeno chiedere al ricevente se c'è  dolore o no, dove c'è fastidio, ostruzione.
La palpazione dà molte informazioni, su temperatura, dimensione e qualità, vuoto e pieno, la sua importanza è descritta nei classici di MTC.

8.QUALI SONO LE FASI O I PASSAGGI DEL TUO TRATTAMENTO TUINA, CI PUOI FARE DEGLI ESEMPI

Posso parlarti di come svolgo una seduta.
Osservo e ascolto la persona che viene in studio nel suo insieme, mentre la accompagno alla saletta dove svolgo il trattamento, qui cerco di capire già la tipologia costituzionale energetica.
Poi qualche domanda sul parchè è venuta a trovarmi, quindi la faccio accomodare e comincio a raccogliere dati con la palpazione, che sarà in luoghi diversi a seconda del disturbo lamentato, mentre cerco con le mani faccio domande per avere conferma o smentita di ciò che percepisco.
Non ho dei veri formati standard, non credo nei dogmi, ma generalmente inizio con il liberare le ostruzioni dei meridiani e alleviare  i dolori più forti. Se i meridiani lavorano correttamente allora si passa ad un lavoro più diretto agli zang-fu, e agli aspetti energetici di pieno e vuoto.
Idealmente questo si fa in una seduta, ma in pratica possono essere necessari vari incontri.

9.QUALI SONO LE PATOLOGIE PIU' FREQUENTI PER LE QUALI E' PIU' ADATTO IL TUINA E PERCHE'; ESISTE UNA TIPOLOGIA DEL PAZIENTE CHE SI RIVOLGE AD UN OPERATORE TUINA

Questa risposta è delicata, sui classici non si parla di patologie come si intende oggi e come già ti dicevo si pensava ad una integrazione dei metodi per ritrovare l'equilibrio. Comunque si potrebbe dire che tutti i disturbi circolatori, per muovere Qi e sangue, sciogliere i muscoli e gli arti, diffondere meglio la weiqi e nutrire le energie fondamentali, hanno buoni risultati con il Tuina.
Il Tuina ha il vantaggio di essere composto non solo da pressioni sui punti ma da manovre, quindi funziona bene dove si vuole muovere il corpo e le circolazioni di energia, sangue e liquidi; questo può aiutare a riscaldare e nutrire meglio i tessuti in genere, e quindi la superficie, la cute.
Così facendo si può dire che aiuta il sistema immunitario a difendere il corpo.
Drenare accumuli significa non permettere la formazione di stasi, ovvero masse, quindi è importante ricevere il Tuina sovente.
Ovviamente questo non  sufficiente per combattere ogni patologia e soprattutto le più gravi, stiamo parlando di supporto alla medicina e non in sostituzione alla medicina.

Il paziente che generalmente si rivolge a noi, qui in Italia è solitamente interessato a risolvere disturbi di origine muscolare, posturale, o disagi del dolore che reputa non troppo gravi.
Più raramente per supporto a disturbi di origine interna.

10. NEI TUOI TRATTAMENTI CHE RELAZIONE PONI TRA LE STASI E LE CARENZE. IL TUINA PUO' INTERVENIRE ANCHE SUI VUOTI?

Nei miei trattamenti do molta importanza a rimuovere le stasi come primo obiettivo. Sono convinto che se ci sono ostruzioni non si veda mai il vero stato del QI.
Potrebbero esserci dei pieni o dei vuoti apparenti.
Per Vuoto intendo la mancanza di Qi (forza motrice) o il vuoto di sostanze vitali più o meno importanti.
Vuoto e pieno sono i termini che preferisco parchè traducono quasi alla lettera i termini cinesi relativi.
Carenza, Deficit, ecc. sono termini che vengono solitamente utilizzati come sinonimi ma trovo che sovente confondano gli allievi.
I vuoti di sostanze sono indubbiamente più difficili quasi impossibili da trattare con il solo Tuina. Occorrono sostanze appunto per essere riempiti, il Tuina può sostenere e aiutare a metabolizzarli, o a produrli.
Il vuoto di Yang è l'incapacità di svolgere attività fisiologiche, manca come spesso amo dire una forza motrice che spinga o muova.
Tonificare lo Yang è più facile per il Tuina, rispettivamente allo Yin. Ma anche questo dipende da diversi fattori, età del ricevente il trattamento, condizioni ambientali, a volte altri che vanno osservati di volta in volta.

11. MARCO TU IL TUINA LO INSEGNI ANCHE, CI DICI QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PIU' IMPORTANTI PER UN BUON TERAPEUTA DI TUINA?

Risposta delicata. Non è facile fare un elenco senza rischiare di saltare qualcosa di fondamentale, però proviamo.
Nell'aspetto teorico direi un'ottima conoscenza dei Meridiani, partendo dalle zone cutanee, i meridiani tendino muscolari, i jingluo, i luo e se possibile anche i distinti.
Conoscere i punti, e le combinazioni fondamentali.
Saper fare una buona valutazione energetica attraverso i si zhen ma in special modo attraverso il tatto.
Nell'aspetto corporeo, praticare il Qigong, per conoscere meglio il proprio corpo e il proprio Qi. Però è importante praticare esercizi che sviluppino coordinazione corporea e coordinazione nella manualità, il TaijiQuan  può essere un valido aiuto.
Deve addestrare il proprio Yi ed imparare a dirigerlo.
Non deve aver paura di lavorare perché l'esperienza è la prima maestra. Osservare, ragionare e rendere come sovente dico "le mani intelligenti".
Sicuramente non è tutto, ma al momento mi sembrano i punti più importanti.
Devo dire inoltre che tendo a rifinire la preparazione degli allievi personalizzandola, ma pochi hanno la pazienza di seguirmi dopo i corsi base.

Grazie Marco.

 
 
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